giovedì 17 aprile 2014

D&D Next e riflessioni personali

...aka "i tuoi pipponi mentali non li vuole sentire nessuno!"

Occhei, occhei, D&D Next non è una bufala come credevo, ma è qualcosa di serio e concreto. Tante persone però che hanno avuto il piacere di far parte del gruppo internazionale per il playtest è scettico, in quanto le meccaniche di gioco ricordano un po' troppo quelle di Pathfinder RPG (o GdR, dir si voglia). Altri invece, sempre leggendo tra le pagine delle varie community online e gli articoli dei blogger, sembrano molto eccitati per questa ultima quinta edizione che uscirà, a quanto pare, per quest'estate [fonte]. Ma andiamo un attimo a ritroso nel tempo e vediamo cosa la Wizard of The Coast e prima di lei la TSR ci hanno proposto negl'anni.
Escludendo Pathfinder, che non è D&D ma ne è un derivato, abbiamo l'uscita di Dungeons & Dragons 4th Edition nel 2008. La suddetta edizione uscì proprio quando World of Warcraft era sulla cresta dell'onda, plasmando e gettando le regole fondamentali per tutti i nuovi giochi di ruolo online intorno al globo terracqueo. Infatti la quarta edizione, mentre la si scorre, si ha l'impressione di leggere le FAQ del famoso giochino online, o almeno quello è il feeling generale che mi ha dato il manuale del giocatore (oltre al fatto che per poter giocare decentemente bisognava dare fondo al proprio portafoglio e comprare una quintalata di manuali, in quanto le nozioni complete erano suddivise strategicamente in diversi manuali - questo è pura strategia di marketing per massimizzare i profitti). La quarta edizione non è poi così malvagia dopotutto. Di pro ce ne sono credetemi, ma solo per il fatto di aver cambiato radicalmente le classi, cosa già fatta in precedenti edizioni per essere onesti, le fa perdere decisamente buoni punti. Quello che la uccide definitivamente è la strana sensazione di giocare ad una strada patch di WoW invece che a D&D. Voci di corridoio dicevano che la WotC e Blizzard avessero l'intenzione di diventare partner definitivi, creando un unico grande impero, ma queste voci non hanno fonti accertate ma si limitano a infondati "rumors".
Facciamo un ulteriore passo indietro. D&D 3.0, 3.5 e il loro famoso d20 System fecero capolino tra il 2000 e il 2003 dopo quasi dieci anni di silenzio. Questi erano i primi figli della WotC e fecero il botto per delle ragioni molto solide. La 3.0 fu una ventata di aria fresca, a mio avviso. In primo luogo mettevano un po' di ordine alle regole generali base del gioco, le quali erano descritte decentemente nel manuale, secondariamente aveva ancora tutti i connotati per essere chiamato Dungeons & Dragons. Tutte le razze e le classi erano li, ritornate in forma smagliante dopo dieci anni di forza percentuale per il guerriero e la stramaledettissima, delirante THAC0. Tutto molto bello. Tutto patinato, lisciato e levigato o almeno sembrava, quando la 3.5 uscì dicendo: "si ci sono gli errata della 3.0 volendo, ma questa nuovissima versione è decisamente meglio". E chi c'era dall'altro lato? Centinaia e migliaia di nerdazzi come noi con il portafoglio nuovamente sventrato nell'arco di appena tre anni. La Wizard applicò magistralmente la regola del marketing, sospinta anche da un nuovo amore per la cultura fantasy determinata dall'uscita nelle sale cinematografiche del Signore degli Anelli e della saga di Harry Potter. C'erano venti di cambiamenti e il d20 System proponeva un sistema di gioco molto più lineare rispetto all'ormai obsoleto Advanced Dungeons & Dragons creato dalla TSR più di dieci anni prima. Onestamente pensavo che D&D 3.5 ed. fosse veramente ben fatta, anche se c'erano un po' di cose da rivedere, ma sinceramente ero veramente felice di giocare di ruolo con il mio piccolo ma appassionato gruppo di amici.
Giocare di ruolo con il GDR per antonomasia era diventato ad un tratto "di moda", per così dire (non è mai stato poi così di moda a dire il vero, ma quando il sottoscritto ha scoperto questo mondo era visto dai compagni e amici vari come un cazzo di alieno, credetemi). Quando passavo per il negozio specializzato della mia zona, dopo l'uscita di D&D 3.5, constatavo che il volume di materiale era notevolmente aumentato e così anche chi si avvicinava alla tipologia di intrattenimento era aumentata esponenzialmente a sua volta. Di tutto questo ero piacevolmente sorpreso e non vedevo l'ora di esprimere le mie riflessioni e guidare in qualche modo la nuova folta generazione di giocatori... ma allo stesso tempo avevo un brutto presentimento.
Siamo nell'era dell'informatizzazione, dello sfrenato intrattenimento video ludico, dello sdoganamento del fantasy, dell'horror e del fantascientifico alle masse. Oramai tutto quello che è chiamato "fiction" ci viene imboccato a forza con il fine del mero profitto, strafregandosene se il prodotto venduto è in effetti di buona qualità. Abbiamo assistito alla degradazione indiscriminata dei vampiri, orrendamente tramutati in esseri eterei sbrilluccicanti che pensano a baciare una ragazza piuttosto che a succhiarne il pregiato sangue di vergine. Gli stregoni/maghi sono diventati dei decantatori di formulette latineggianti insegnate a scuola... senza parlare dei Draghi, diventati stupidi animali da compagnia come gatti o cani. Tutto questo, compreso il resto, è stato poi gettato nel calderone, nell'oblio più totale, dentro ad un vortice cartaceo di centinaia di migliaia di pagine scritte da chi di idee originali non ne ha e mira solo ad un guadagno veloce. Tutto questo poi si è trasformato in schermate colme di effetti speciali, solo per sdoganare sempre di più il genere e fare in modo che diventasse un settore multimiliardario (di eccezioni fortunatamente ce ne sono, ma si contano sulle dita di una mano). 
Tutto questo sta succedendo anche con Dungeons & Dragons? Io, onestamente, penso di si. Lo si può constatare dal quantitativo di materiale prodotto. Negl'anni novanta di miniature esistevano quelle di Warhammer o dei giochi da tavolo, come quelle di Hero Quest, e poco altro, ora ce ne sono di ogni tipo, forma e colore. Manuali di D&D 3.5 ne sono usciti fino al vomito, insieme ad un buon numero di varianti che si appoggiano al d20 System... senza contare il materiale prodotto che fa capo alla quarta edizione. Non contenti ora abbiamo D&D Next: la nuova generazione. Per la 3.5 ci son voluti dodici anni, per la 4a cinque. Ora una generazione ha dimezzato il suo tempo di vita. Mi domando se veramente D&D Next sia così necessaria, specialmente quando si parla di uno "Starter Set", di altri innumerevoli manuali, le nuove inevitabili miniature e un intero nuovo sistema. E' questo tipo di marketing estremo che ha "rovinato" il gioco di ruolo?...
Una nota positiva in tutto questo fortunatamente c'è. Possiamo scegliere. Possiamo scegliere di non cambiare gioco o addirittura crearne uno noi, utilizzando tutto quello che è stato prodotto fino ad ora. Possiamo fare questo gratuitamente, utilizzando il World Wide Web che ci garantisce accesso alle dinamiche e alle regole base. Possiamo evitare di spendere soldi sul nuovo Stater Set prodotto dalla Wizard in collaborazione con la Hasbro. Possiamo decidere di non seguire la massa e dare vita ad una nostra idea, a qualcosa che ci appartiene, condividerlo con i nostri amici e, perché no, anche con le numerose comunità della rete (non fraintendetemi, se volete comprare la nuova edizione non ho nulla al contrario, è una vostra libera scelta). Quindi io dico: non fatevi rovinare la vostra esperienza di gioco e fate vostro questo genere, creato appositamente per non avere nessun limite, nessun confine.

12 commenti:

  1. la cosa positiva è che a differenza del passato, ci sono cosi tante versioni del D&D che uno può semplicemente scegliere: fra D&D next, pathfinder,13th Age, e i vari retrocloni c'è sicuramente il D&D perfetto per ogni gruppo.....

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    1. Concordo. Io personalmente ho abbandonato da tempo D&D e sono passato ad altri gdr ma di tanto in tanto quando mi capita di giocare uso la versione 3.5 (depurata di qualche cosa, magari).

      Il sistema di gioco che preferisco tra i D20 è però quello di Star Wars Saga, una specie di via di mezzo tra le meccaniche di d&d 3.5 e 4.

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    2. Già, durante gli anni novanta non c'era tantissima scelta, quindi ci si doveva arrangiare un po' come si poteva. Ora abbiamo il privilegio della scelta e la possibilità anche di creare qualcosa di nostro.

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  2. Ciao. Innanzitutto complimenti per il blog, attraverso il quale stai dando molti consigli utili per DM desiderosi di iniziare a giocare di ruolo (e non solo a loro).
    Sono uno dei giocatori che negli ultimi 2 anni ha partecipato attivamente al Playtest Pubblico di D&D Next (il primo Packet è uscito nel Maggio 2012 e l'ultimo è uscito nell'Ottobre 2013).
    Volevo rassicurarti sul fatto che non si tratterà di una imitazione di Pathfinder, di una nuova versione cartacea di un MMORPG come D&D 4a oppure di una nuova versione della 3a Edizione. ;-)
    D&D Next è un Gdr dal regolamento molto semplice, esile, dinamico (ovvero facilmente personalizzabile), molto più orientato allo scopo di mettere i giocatori nelle condizioni di farsi coinvolgere da una storia. ;-)

    In questi anni c'è stata l'esigenza di creare una nuova edizione per 2 motivi:

    1) la 3a edizione aveva un sistema troppo sbilanciato e pensato per istigare una competizione troppo simile a quella tipica dei giochi di Carte Collezionabili (con una logica di sistema che gli americani chiamano System Mastery). C'erano troppi bug, ovvero troppi trucchi che i giocatori potevano usare per creare PG talmente potenti da rovinare il dimentimento degli altri. A un certo punto, quindi, ci si è trovati nella necessità di creare qualcosa di nuovo, per fare tabula rasa. Non era possibile costruire altro su un sistema di base con difetti così grossi. Ne nacque D&D 4a, un Gdr pensato per cercare quell'equilibrio che la 3a edizione non era riuscita a perseguire

    2) La 4a edizione, tuttavia, non è decollata: la sua impostazione era talmente radicalmente diversa dal D&D del passato, che ha generato rifiuto in molti giocatori per i motivi più disparati. Alcuni hanno odiato il suo essere così diversa dal D&D che avevano amato, altri hanno odiato il suo richiamare troppo i Gdr Online, altri hanno odiato il suo apparire troppo come un Wargame (giochi di guerra da tavolo come Warhammer 40K), ecc.. Nonostante un tentativo di riavvio dell'edizione con una revisione (conosciuta come Essential), la 4a edizione di D&D non è riuscita a attirare abbastanza compratori e, quindi, la Wizard s'è trovata costretta a pensare qualcosa di nuovo.

    Nel Frattempo è uscito Pathfinder, sì, il quale non è di proprietà della Wizard, pur nascendo dal sistema di regolamento della 3a Edizione di D&D (la Wizard aveva deciso di liberalizzare il vecchio d20 System, permettendo a chiunque di creare il proprio Gdr usando il regolamento ormai tanto famoso). Insomma, è stato una sorta di correzione di D&D 3a edizione fatta da un'azienda che non è la Wizard.
    Pathfinder è un ottimo gioco, ma la Wizard non poteva ovviamente stare ferma a osservare una azienda diversa fare soldi su un'idea che aveva lei partorito per prima (in effetti, sostenere che la Wizard con Next stia imitando Pathfinder è un po' surreale, visto che Patfinder per primo nasce imitando D&D 3a Edizione; è un po' come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina).
    E così nasce l'idea di Next.

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  3. Pathfinder è un ottimo prodotto, lo ripeto. Quindi ha pienamente senso l'idea di usare quel Gdr, se i giocatori sentono di aver trovato la propria soluzione definitiva.
    D&D Next, tuttavia, rappresenta un notevole sviluppo nella progettazione del Gdr più propriamente classico.
    E' straordinariamente semplice e intuitivo, pur mantenendo al suo interno tutte le opzioni tattiche che i giocatori sentissero il bisogno di trovare.
    Sarà un Gdr modulare (ovvero un Gdr con un esile sistema fondamentale su cui potranno essere montate potenzialmente inifite Regole Opzionali per personalizzare il gioco).
    I Supplementi saranno Moduli, ovvero Opzionali (quindi il DM può decidere di vietarli tranquillamente).
    Il Sistema è pensato per essere bilanciato (niente più squilibri assurdi come nella 3a Edizione), ma allo stesso tempo per permettere un alta personalizzione nella costruzione di PG e mondi di gioco.
    Il Regolamento avrà 3 livelli di Complessità (Basic, Standard e Advanced) che serviranno ai giocatori per decidere il livello di complessità delle meccaniche che vorranno utilizzare.
    I giocatori avranno l'opportunità di decidere se giocare più tattico (usando Manovre di Combattimento tattico, la Griglia tattica, le miniature, ecc.) o più narrativo (niente griglia tattica, regole che aiutano i giocatori a stimolare l'interpretazione e la creatività, regole per avere un Gdr in cui l'attività del PG è maggiormente incentrata sull'interazione con i PNG che sui combattimenti, ecc.).
    Nella presentazione del regolamento ci sarà un maggiore focus sull'aspetto narrativo. Ci si chiederà meno quanto danni fa il proprio PG, ma di più chi è il proprio PG in quel mondo immaginario (pur continuando ugualmente a poter creare PG meccanicamente interessanti).
    E, in conclusione, una rivisitazione della gestioen del gioco per semplificare la vita al DM, che dovrà ricordarsi molte meno cose (indipendentemente dal numero di Regole Opzionali che si useranno, tutto il gioco userà le medesime 5 CD senza doversi perdere in mille mila sottosistemi, mentre la costruzione degli scontri sarà semplificato grazie alla minaccia dei mostri calcolata direttamente in base ai punti esperienza che si guadagna uccidendoli). In aggiunta, ci saranno una grande quantità di linee guida e consigli per aiutare il DM a capire come muoversi nel suo ruolo di Arbitro e Amministratore delle regole.

    Fidati, D&D Next sarà un notevole passo avanti per questa serie di giochi e non avrà nulla da spartire con Patfinder.
    Patfinder è ancora legato a D&D 3a edizione e, in confronto a Next, questo lo rende molto più complesso da gestire, anche se rimane uno dei prodotti più validi degli ultimi anni. ;-)

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    1. Grazie Diego per i complimenti, troppo gentile, ma specialmente grazie per aver condiviso le tue opinioni su D&D Next. Devo confessarti che pure io mi ero iscritto per ricevere una copia della versione di playtest, ma alla fine non mi hanno scelto :(. Quando sarà rilasciata ufficialmente farò una bella recensione così da poter confrontare le idee. Grazie mille ancora per aver lasciato il tuo commento!

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    2. Figurati. Ci fossero stati più siti come questo ai tempi in cui ho iniziato a giocare io.... ^ ^
      Riguardo al Playtest di D&D next, peccato. Devi aver provato aprtecipare all'inizio, nel periodo in cui hanno fatto un pastrocchio con le iscrizioni al servizio del Playtest. Cavolo, dovevi riprovare ancora più avanti (l'iscrizione era possibile in qualunque momento fino all'autunno del 2013), perchè poi hanno semplificato tutto e reso l'iscrizione facilissima. In ogni caso, fra non molto (estate 2014, probabilmente al Gencon) potrai vedere il risultato finale con i tuoi occhi. ;-)
      Durante il Playtest Pubblico Next ha affrontato un lungo cammino, attraversando continue trasformazioni. Per questo, man mano che si avanzava, ci sono stati giocatori che hanno percepito una sua somiglianza via via con Pathfinder, con D&D 3a, con D&D 4a, con AD&D, ecc.. Da un lato i designer hanno provato a testare i vari gusti, proponendo soluzioni differenti. Dall'altro è naturale che i giocatori abbiano giudicato le versioni del Playtest usando altri giochi come metro di riferimento.

      Se cerchi informazioni più precise su Next, in attesa dell'uscita che avverrà fra qualche mese, posso consigliarti di leggere le notizie fornite direttamente dai designer del gioco (Mike Mearls e Rodney su tutti) dal sito ufficiale della Wizard:

      http://www.wizards.com/dnd/dndnext.aspx

      In particolare, sono molto utili i post intitolati "Legends & Lore", in cui Mearls descrive i dettagli del gioco e i nuovi aggiornamenti settimana per settimana, e quelli intitolati "D&D Next Q&A" in cui Rodney risponde ad alcune delle domande fatte dagli utenti.
      Altre informazioni possono essere ottenute leggendo l'account di Twitter di Mearls, dove risponde quasi continuamente alle domande dei fan:
      https://twitter.com/mikemearls

      A parte questo, buona continuazione con la creazione di questo blog e buon divertimento con la tua campagna. ;-)

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  4. Di Next si sa ancora poco o nulla. I packet erano un'accozzaglia di regole "in the box" senza nessun legame di fondo.
    Next era partito sotto i migliori auspici (eliminazione quasi totale della 4ed, ripresa delle vecchie edizioni, sistema semplificato, modularità, ecc).
    Poi, passo passo tutto questo è andato a farsi benedire. Prima col siluramento dei designer più importanti, poi con la virata verso la 4ed, infine manca qualsiasi accenno alla modularità.
    In altre parole... non si ha in mano nulla per poter dare un giudizio.
    Magari farà il botto, ma il fallimento della 4ed ha fatto si che la maggior parte dei vecchi "amanti" si spostasse verso altri lidi.
    La frammentarietà attuale del mercato, tra retrocloni (che soddisfano la vena nostalgica dei più vecchi), sistemi più innovativi (13th age o numenera) per chi era stanco della 3.x, una miriade di giochi indie che coprono ogni tipologia di gioco, Pathfinder che ha raccolto l'eredità spirituale di D&D, ha cambiato radicalmente questo hobby.
    Ormai non c'è più il titolone da seguire. Ognuno ha trovato il suo, la sua nicchia, il suo angolino caldo e sicuro. Tutto questo mi fa dubitare parecchio del ritorno agli antichi fasti di D&D.
    Da quello che si è visto nei playtest, Next soddisferà gli amanti della 4ed (e se così fosse sarà di novo un fallimento - e l'ultimo, poichè Hasbro è stata chiarissima in merito al futuro del gioco di ruolo se anche stavolta va male), lasciando l'amaro in bocca in chi spera in qualcosa di più simile alle edizioni precedenti.
    A prescindere dalla qualità, io acquisterò i tre manuali base per collezionismo, ma dubito fortemente di adottare D&D come sistema. Pathfinder è riuscito a regalarmi delle belle soddisfazioni, e credo continuerò con questo sistema.

    Complimenti per il blog, son articoli sempre interessanti ;-)

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    1. Naaaaa... ^ ^
      Tieni presente che io sono un appassionato di AD&D e ho odiato la 4a edizione, eppure ho trovato in quanto mostrato fin ora di Next molto del grande vecchio spirito di D&D incarnato in AD&D.
      Detto questo, giustamente a ognuno la propria opinione.

      E' vero, poi, che oggi ci sono numerosi prodotti del genere (in particolare consiglio Numenera per l'ambientazione e per il sistema iper semplice), ma stiamo sempre parlando di D&D.
      Pathfinder è un ottimo gioco, ma il suo sistema ha ereditato molta della complessità della 3a edizione. gestire una campagna per un DM rimane un lavoro titanico: il perdersi dietro il calcolo di GS dei mostri, avventure da scrivere, ammontare di bonus e malus da calcolare ed eventuali regole opzionali da considerare, oltre alla necessità di gestire eventuali casi di sbilanciamento, rende l'attività del DM spaventosamente stressante.
      Next semplifica tutto, pur garantendo il tipo di esperienza che i giocatori vogliono giocare. Vuoi gicoare tattico, inserendo nella Campagna 2 miliardi di capacità tattiche che considerano fondamentale ogni milimetro di movimento che compie un PG su una griglia? Lo puoi ottenere. Vuoi ignorare tutta la titanica parte del gioco incentrata su astruse capacità combattive per concentrarti solo sul flusso della narrazione? Puoi fare anche questo.

      Certo, è possibile che D&D Next fallisca e non è nemmeno obbligatorio che debba piacere. Ma penso che convenga aspettare e provare a dargli un attimo di credito, e vedere se sarà meglio di quanto ci aspettiamo.
      E' vero, ci sono miliardi di altri giochi ormai che possiamo giocare per sostituire D&D. Ma siamo sicuri che quei giochi sono e saranno esattamente ciò che vorremmo provare o solamente dei surrogati, dei sostituti, di ciò che amavamo di D&D?
      Numenera, ad esempio, è uno splendido gioco.....ma è incentrato sull'esplorazione di un mondo alla ricerca della conoscenza e della scoperta. Non è il gioco adatto per chi cerca il combattimento tattico.
      Pathfinder è un ottimo prodotto che fa molto D&D....ma il D&D di 13 anni fa, pieno di bug e di sistemi complicati da gestire.
      Non dico che Next sarà la nuova bibbia del Gdr e nemmeno che dovrà piacere per forza. ^ ^
      Ma forse conviene aspettare un attimo prima di giudicare e vedere cosa ne verrà fuori esattamente. ;-)
      Io ho seguito il Playtest per intero e, per quello che ho visto (e considerando che amo AD&D), reputo si tratti di qualcosa che meriti una grande considerazione. ;-)
      Nel caso, dopo ci sarà tutto il tempo per rimanere su altri giochi.
      Ma se si rimane su altri giochi per partito preso, poi si rischia solo di perdersi una possibile buona esperienza.
      Chi può dire che alla fine Next si riveli meglio delle varie fantomatiche sostituzioni di D&D?

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    2. Grazie mille Graziano per i complimenti :D, me li fate tutti e siete sempre molto gentili. Che dirti di più di quello che ha detto Diego? Concordo che prima di giudicare bisogna vedere esattamente cosa la Next proporrà, ma sono sempre comunque dell'idea che abbiamo il beneficio di scegliere la versione che più ci aggrada o se proprio non ci piace nulla crearne una con il materiale gratuito fornito dalla rete. Grazie per aver condiviso la tua idea!

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  5. Diego (o Silence) abbiamo già avuto modo di discutere della cosa in altri lidi. Per ora di Next, tra l'altro un nome orripilante, non è dato sapere come sarà. I presupposti non sono incoraggianti, il lead designer è mediocre ed incapace di staccarsi da quelle due idee che ha avuto nella sua carriera, della modularità non c'è traccia, ecc.
    Proprio grazie alla frammentazione del mercato non si sente la necessità di avere l'ennesimo sistema, dato che ogni giocatore può trovare il sistema che più gli confà. Detto questo, ogni sistema è il benvenuto. Ma i play test packets sono tutto fuorché un sistema definito. L'unica conclusione che si può trarre da queste regole sparse è quanto il sistema si sia allontanato dai presupposti originali (per colpa di Mearls).
    Poi magari uscirà un capolavoro, il GDR definitivo, ma da quanto ho letto e sentito sarà una 4.75 con tutto ciò che ne consegue.
    Ricorda sempre il drammatico calo di tester dopo l'uscita di ogni packet: un'emorragia che dagli originali 160.000 e oltre appassionati è scesa agli attuali 18.000. Più o meno il numero di paganti dell'insider, e ben lontano dal target Hasbro. E questo non è buono per d&d, dato che il settore, in netta crescita nell'ultimo anno, ha dimostrato di poter campare senza il traino del più glorioso rappresentante del genere

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    1. Wow...mi hai beccato al volo..hehehe.
      Invece io sospetto che tu sia Firwood, ma magari mi sbaglio. ;-)

      In ogni caso, mi sembra giusto riconoscere pienamente la tua opinione. D'altronde non possiamo fare altro che aspettare e, indipendentemente dal nostro gusto, sperare che alla fine la Wizard tiri fuori qualcosa di buono. Se ne esce un buon prodotto credo che alla fine tutti ne guadagnino.
      Se, invece, ne uscirà un prodotto mal fatto, amen. Significherà che il nostro futuro registrerà il tramonto definitivo di D&D.

      Personalmente tendo ad essere ottimista, ma non posso negare che questa mia posizione sia dettata totalmente dal mio gusto e dalla mia opinione personale.
      Ciò che ho letto e visto fin ora mni ha favorevolmente colpito, sempre più, ma mano che si è andati avanti con la progettazione in questi anni. Ricordo che io ho odiato D&D 4a, mentre il mio Gdr preferito rimane AD&D. Se avessi percepito in D&D next una riproposizione di D&D 4a sarei stato il primo a rimanere disgustato.
      Per quanto si tratti semplicemente di una percezione personale, credo che questo possa minimamente essere utile a capire come non convenga attribuire a D&D Next un giudizio frettaloso (non dico che tu lo abbia fatto, ma che semplicemente convenga aspettare e vedere). ;-)

      Perderci nell'essima Edition (o product, se inseriamo anche Pathfinder) war credo che non sia utile a nessuno.
      Non dico che tu avrai ad ogni costo torto. Dico che conviene aspettare e vedere. ;-)
      Magari alla fine Next non sarà così male...
      Se poi lo sarà, in ogni caso ci saranno altri Gdr, no? ;-)

      Spero di ritrovarti sull'altro forum per fare di nuovo qualche chiaccherata interessante.
      Nel frattempo, tanti auguri di buona Pasqua a tutti. ;-)

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