Il binomio GDR & Videogiochi è una costante da quando arrivarono sul mercato i primi Personal Computer, come la mitica Amiga. Volevo scrivere qualcosa di un poco più personale del solito, spiegando quali sono stati per me i GDR "su schermo" più importanti, in quanto, un nerd come me, si interessa di una vasta parte del mondo geekiano.
Ma andiamo con ordine. Il primo vero grande amore è stato con il primo capitolo di Diablo. Uscito nel '96 ha avuto, per me, una giocabilità e una longevità fuori dal normale, più lunga di ogni gioco mai posseduto. Mentre giocavo ininterrottamente a Diablo, alternandolo di quando in quando a Starcraft, aspettavo con ansia l'uscita di Baldur's Gate, pubblicizzato, mese dopo mese a piena pagina, nel famosissimo magazine dedicato ai videogiochi The Game Machine, "ti-gi-emme" per gli affezionati (infatti uno dei personaggi di Diablo si chiamava Baldur). Nel frattempo però un mio carissimo amico, colui che mi indottrinò al GDR, con cui mi frequento e gioco tutt'ora, catturò la mia attenzione con giochino di una difficoltà inenarrabile: Eye of the Beholder. Questo videogioco, oltre ad essere estremamente difficile, si basava sulle regole di Advanced Dungeons & Dragons. Eye of the Beholder conta tre capitoli usciti nei primi dei Novanta, quindi la grafica già all'epoca non era eccezionale, ma le meccaniche del gioco, il riferimento alle regole di AD&D e la sua elevata difficoltà lo rendevano estremamente affascinante. Cominciai per un periodo a giocarci con foga, ma abbandonai a tre quarti del secondo capitolo, in quanto mi "incastrai" ad un livello e non riuscivo più a proseguire (confesso che di recente, dopo aver finito Legend of Grimrock, ho ripreso la saga di Eye of the Beholder e sono riuscito a terminarla senza usare walkthrough o cheats).
Mi appassionai in quel periodo anche ad un altro gioco che cambiava un po' le regole in tavola: Ultima Underworld. Era molto difficile: la visione e le meccaniche alla Doom lo rendeva molto più difficile del solito. Fu un amore breve, ma intenso, rispolverato molto recentemente.
Era finalmente uscito Baldur's Gate intanto, il primo gioco che comprai originale. L'installazione mi prese un numero imprecisato di ore, con ben 5 CD da alternare (se mi ricordo bene). Dopo l'estenuante attesa cominciai subito a giocarci. Ero in paradiso. Mi pareva di rivivere le sessioni di gioco di D&D, anche se non mi è mai piaciuta tantissimo l'ambientazione Forgotten Realms. Dopo aver finito il gioco in Single Player, ricominciai in Multiplayer con un party interamente creato da me. Poi mi procurai l'espansione Tales of the Sword Coast una volta uscita e riuscii a finirla in tempo per lanciarmi su Icewind Dale. Non riuscii nemmeno a terminarlo che era uscito il secondo capitolo Baldur's Gate: Shadows of Amn e la sua espansione un anno più tardi Throne of Bhaal, che portava il party a toccare il livello trenta e oltre (se non ricordo male il mio Guerriero finii a 37). Quelli furono gli anni in cui cominciavo ad avere l'imbarazzo della scelta, anche perché Baldur's Gate II e Diablo II uscirono quasi contemporaneamente. Icewind Dale aveva già un'espansione e un futuro secondo capitolo. Anche Diablo II aveva la mitica Lord of Destruction che aggiungeva l'Assassina e il Druido. Questo ultimo titolo impegnava molto i nostri frequenti lan-party dell'epoca, fino a che non decidemmo di fare un "after", cominciando la sera e finendo il giorno dopo. Io fallii miseramente, in quanto mi addormentai prima sulla tastiera, poi mi trascinai verso le cinque del mattino sulla branda. Feci un overdose di Diablo II e non riuscii più a giocarci.
Contemporaneamente un altro mio amico, il Sindaco Emmett, mi introdusse al GDR online con un titolo già vecchiotto all'epoca, ma di fatale effetto per me: Ultima Online. Lo shard italiano era Dragonlance e la pratica più in voga era pescare il pesce per ricavare i soldi necessari per comprare la torre fuori Kendermore. Io, il sindaco Emmett e il porta sfiga per eccellenza Westdam eravamo un trio improbabile, dopo arrivarono anche Kaylix, Mirkvic e Aigis. Il divertimento era assicurato. Uno dei giochi, se non addirittura mi potrei sbilanciare nel dire che era il videogioco GDR più completo, divertente e longevo a cui abbia mai giocato. Ma cominciavo a lavorare e il tempo da dedicarci era sempre minore e lo shard cominciava il suo lento tramonto. Fui accettato nei Mercenari dal mitico Grey Axe, mentre girovagavo in cerca di orchi da maciullare e farmi notare, finché non diventai Spada Maestra. Poi lo shard perse il grip necessario per rimanere vivo e Ultima Online fu solo un bellissimo ricordo.
Mentre tutto questo accadeva uscivano titoli che catturavano la mia attenzione. Planescape: Torment fu uno degli ultimi in stile Baldur's Gate (non in ordine di uscita, ma in ordine di mia scoperta), che riuscii a finire solo grazie a dei suggerimenti, ricominciando più volte (era estremamente difficile). Uscii in quel periodo anche il terzo capitolo di The Elder Scrolls: Morrowind, che non fui capace di finire a causa di un serio bug. Dovetti addirittura fare un grosso update del PC per poterci giocare perché richiedeva un bel po' di risorse.
La spesa la feci anche perché aspettavo con ansia l'uscita di Neverwinter Nights che usava le meccaniche di D&D terza edizione. L'aspettavo con ansia per rivivere i momenti di gioco di Baldur's Gate. Non fui deluso, ma mancava quel pizzico di "magia" in più che mi aspettavo. E' comunque un gioco che ho finito un numero di volte imprecisato, comprese le due espansioni Shadows of Undrentide e Hordes of the Underdark.
World of Warcraft fu annunciato, se non ricordo male, in quel periodo. Le mie aspettative erano alte, visto che il gioco proveniva da una delle case di videogiochi più fertili mai esistite. Forse mi aspettai troppo e l'uscita del primo MMORPG non mi fece impazzire. Mi ricordo ancora cosa dissi dopo il primo impatto con il gioco, subito alla creazione del pg: "Maria! Troppi colori. Sembra un manga giapponese! Che cazzo si sono fumati?". Il mio tauren Giusto, Giustino per gli amici, arrivò al 32° livello e poi persi totalmente l'interesse per via delle costanti e noiosissime ripetizioni. La Blizzard con WOW, per me, aveva fallito, mentre il resto del mondo la osannava.
Facendo un salto in avanti di qualche anno, passiamo al 2006: ci fu l'uscita di Oblivion, il quarto capitolo di The Elder Scrolls. Unico titolo della saga che sono riuscito a terminare. Finito si, ma con estrema difficoltà, in quanto tutto il mondo sale di livello quando sale di livello il tuo personaggio (chiamato il gergo Level Scaling System). Era stato creato in questa maniera per mantenere la sfida sempre alta, ma se, come me, fai gran parte delle side-quest e sali fino al 47° livello, finire il gioco è incredibilmente difficile. Credo che nello stesso anno uscii pure il secondo di Neverwinter Nights, che faceva un upgrade del motore grafico a discapito della leggerezza e scorrevolezza del gioco, ma comunque si rivelò una bella sorpresa, non come il primo, ma di certo degno di nota.
Dopo NWN 2 ci fu un periodo vuoto per i GDR, perché il mio Lan Clan cominciava a dedicarsi a altri giochi, come Team Fortress 2, Company of Heros, Left 4 Dead e un infinito filone di giochi di strategia e Co-op FPS. Il tempo che dedicavo ai videogiochi era essenzialmente solo quando ci radunavamo per i lan-party, ma ci fu un breve spiraglio. Dragon Age fece capolino tra le novità del client Steam. Decisi di buttarmi in quell'avventura, ma, carino quanto potesse essere, fu decisamente troppo breve. Fu una passione breve ma intensa, spenta dal secondo molto meno notevole capitolo.
Sempre sul Steam un paio di anni fa uscì Legend of Grimrock, già menzionato più su, che mi prese specialmente per il suo fascino vintage che ricorda Eye of the Beholder. Questo è un gran gioco e, con le ultime patch, c'è la possibilità di creare le proprie mappe. Questo gioco lo consiglio a tutti quelli che hanno la passione dei giochi vecchio stile. Veramente ben fatto. Storia semplice ma efficace. Uno dei migliori dungeon crawler più belli mai prodotti! Ed è stato annunciato un secondo capitolo. Speriamo bene!
Ultimamente i giochi che mi pigliano di più, dopo lo scioglimento del Lan Clan, sono gli Indi Games. Titoli come Terraria e Minecraft impegnano la maggior parte del mio tempo libero dedicato ai videogiochi (specialmente Terraria che trovo eccezionale, ma non so se si qualifica come GDR). Devo dire, però, che l'ultimo capitolo della saga di Diablo, dopo gli ultimi update fatti, ha dato nuovo spessore e giocabilità ad un titolo che ha fatto la storia dei videogiochi GDR, anche se il mio vero amore rimane sempre il primo indimenticabile capitolo.
Uno dei videogiochi che mi sono ripromesso di giocare è Skyrim della saga di The Elder Scroll e la sua recente versione MMO. Ho preso intatti i pezzi nuovi del PC, che sono ancora in un angolino impacchettati. Il mio vecchio PC ha più di 5 anni e questi titoli non mi girano nemmeno sacrificando sangue di agnello innocente a Bhaal. A breve giuro che mi accingerò a montarlo. Credo che scriverò un articolo dedicato a Skyrim, tanto per farvi sapere le mie impressioni. Fino ad allora, continuate a giocare, miei carissimi Nerd-azzi. Se avete voglia, lasciatemi un commento con la vostra Top Ten dei vostri videogiochi GDR preferiti!
La mia Top Ten:
10. Oblivion
9. Icewind Dale
8. Diablo II
7. Neverwinter Nights
6. Baldur's Gate II
5. Eye of the Beholder (saga)
4. Legend of Grimrock
3. Baldur's Gate
2. Ultima Online
1. Diablo
PS: degni di nota ce ne sono altri, come Sacred per esempio, ma l'articolo sarebbe venuto troppo lungo. Molti li ho solo iniziati e mai finti, altri invece proprio non me li ricordo. Mi scuso se ne ho lasciato fuori altri, come Might & Magic, Everquest e Aion, ma non avendoci mai giocato non sono in grado di giudicare. Sono comunque aperto a qualsiasi consiglio vi sentiate di darmi :D
Dovresti provare Ultima 7 tramite l'apposito programma di simulazione "exult". Almeno sei sicuro che ti gira ...
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